Piazza Affari reagisce bene alla notizia della formazione del governo, dopo quasi tre mesi di tensioni. Il bilancio torna positivo da inizio anno. Se fino a qualche settimana fa il Ftse Mib guadagnava il 10% circa, l”impasse politico aveva portato il bilancio 2018 in negativo. Si segnala il rialzo per i titoli delle banche e forte calo dello spread (il decennale a 234 punti base, il biennale crolla di oltre 60 punti a 136 pb). Prime fasi sprint per Piazza Affari con il Ftse Mib che piazza un +2,7% a quota 22.373 punti. All Share +2,65%. In gran spolvero bancari (Unicredit +4,19%, Intesa Sanpaolo +4,93%, Mediobanca +3,84%, Ubi 6,07%), energetici (Eni +2,62%, Enel +2,36%) e industriali, con Fca a 2,89% nel giorno della presentazione del nuovo piano industriale.Apertura in positivo anche per i principali listini europei, nel giorno (sicuramente non facile per i mercati) in cui scattano i dazi doganali sulle esportazioni di acciaio e alluminio verso gli Stati Uniti, decisi dall’amministrazione del presidente Donald Trump. A Francoforte l’indice Dax guadagna lo 0,58% a 12.678,53 punti, a Londra il Ftse100 sale dello 0,63% a 7.728,98 punti, a Parigi il Cac40 cresce dello 0,78% a 5.440,42 punti, mentre a Madrid l’Ibex è in progresso dell’1,18% a 9.577,40 punti. 
