Da Treviso a Gemonio, passando per Milano: l’alpino Giancarlo ritrova il suo cappello


SUSEGANA. Solo un alpino sa cosa significhi perdere il proprio copricapo. Quella penna nera non è solo simbolo di appartanenza, ma vita, ricordi, passione.

Giancarlo, alpino della sezione di Colfosco di Susegana, in un momento di stanchezza, tornando dall’adunata di Milano del 12 maggio, aveva dimenticato il suo cappello sul treno.

Hanno fatto seguito appelli, richieste di aiuto. «Ho preso lo zaino, sono sceso sulla banchina e in quell’istante mi sono accorto di non averlo in testa: ho provato a risalire sul treno ma le porte si erano appena chiuse e non ho potuto fermarlo», ha raccontato.

Quel cappello era stato ritrovato da Giordano, alpino come lui, di Gemonio. La penna nera ha ascoltato l’appello dell’alpino trevigiano, lanciato tramite una televisione, ed è iniziata la corsa per restituirglielo.

Pochi giorni fa l’incontro e la restituzione del prezioso cimelio, che lo ha accompagnato per una vita.